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lunedì 25 novembre 2013

FERMO AMMINISTRATIVO - Trenta giorni di tempo per dimostrare che il bene è strumentale all’attività

Con l’approvazione del “Decreto del fare” la procedura di fermo ha inizio con la notifica di una comunicazione preventiva al contribuente debitore, in cui si invita lo stesso a pagare le somme dovute entro 30 giorni (e non più 20). Decorso poi inutilmente tale termine, l'agente della riscossione potrà procedere con l'apposizione delle ganasce fiscali. La misura restrittiva, tuttavia, non potrà essere applicata qualora il contribuente riesca a dimostrare che il veicolo passibile di fermo è strumentale alla sua attività professionale o imprenditoriale. In sostanza il contribuente dovrà recarsi presso lo sportello dell'agente della riscossione e dimostrare che il bene è strumentale alla sua attività professionale. Tale dimostrazione, in particolare, dovrà avvenire non solo con l'esibizione dei libri contabili, ma anche mediante l'indicazione delle effettive esigenze operative che il bene soddisfa. In ogni caso, l'adozione del fermo è inibita qualora il contribuente abbia ottenuto la rateazione delle somme iscritte a ruolo. A tal riguardo, la stessa Equitalia ha chiarito che il pagamento della prima rata del piano di differimento comporta la revoca del fermo di beni mobili registrati in precedenza adottato. Il fermo dei beni mobili registrati perde comunque efficacia nell'ipotesi in cui il contribuente abbia nel frattempo versato le somme o nell'ipotesi in cui il giudice tributario abbia annullato la cartella di pagamento, a prescindere dalla formazione del giudicato. In tal caso, il provvedimento dovrà essere immediatamente revocato a cura dello stesso agente della riscossione, anche su richiesta dell'interessato.

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