
Questi contributi vengono
considerati come ricavi differiti, da accreditare in conto economico nella
sezione dell’avere, considerati come ricavi, in ragione della durata e vita
utile del cespite di riferimento.
La rilevazione in
contabilità dei contributi in conto capitale commisurati al costo delle
immobilizzazioni materiali deve avvenire lungo la vita utile del cespite, come
sopra detto, e a tal fine si riscontrano due metodologie di rilevazione
contabile: metodo diretto e indiretto.
Prendendo come riferimento
il metodo diretto, il più accreditato anche dagli esperti contabili, si deve rilevare nel conto avere del conto economico, il “contributo
in conto macchinari”, a fine esercizio, si provvede a girocontare nella
sezione avere del conto patrimoniale “risconti passivi” la quota di contributo
da rimandare agli esercizi successivi, secondo la vita utile del bene. Tale
procedimento, lascia nel conto economico a tassazione gli ammortamenti tra i
componenti negativi e la sola quota di competenza dell’esercizio tra i
componenti positivi.
“Acquisto macchinari per 40000 euro e 20000 euro contrib. A fondo perduto. Da ammortizzare in 5 anni”
30/09/nn
Macchinari @Fornitore 40000
05/10/nn
Banca @ contrib c/capitale 20000
31/12/nn
Amm. macchinari @ F.ammort. 8000
31/12
Contrib.c/capitale @ Risconti pass 18000
Il contributo in conto
capitale concorrerà al reddito tra i ricavi di esercizio per la quota di
competenza pari ad euro 2000, mentre la residua quota 18000, verrà riscontata
nei successivi esercizi.
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